Mangiapannolini senza ricarica: quale scegliere? Prodotti migliori e info, costo

Da alcuni anni anche in Italia ormai sono tanti i genitori che ogni giorno si affidano alla praticità del servizio offerto da un oggetto come il mangiapannolino: nulla di più comodo per smaltire in modo semplice e inodore i bisogni del proprio bambino.
I modelli in vendita sono diversi e fra questi è possibile annoverare anche i cosiddetti maialini senza ricarica. Diverse mamme scelgono di usare, per motivi legati più che altro all’igiene, quelli funzionanti con le ricariche.
Ma sono altrettanto numerose le mamme che invece considerano scomodo dover sempre “dipendere” dall’acquisto di ricariche specifiche: pertanto decidono di investire in un buon maialino senza ricarica.
Questo articolo è dedicato a tutte le mamme e i papà che appartengono a questa seconda categoria e si chiedono quale modello di maialino senza ricarica sia meglio scegliere.
Di seguito vedremo come fare per acquistare un modello di buona qualità: analizzeremo le principali caratteristiche che dovrebbe avere e vedremo anche quale cifra è ragionevole spendere.

Come funzionano e perché acquistarli

Prima di addentrarci nella vera e propria guida all’acquisto, con tutti i consigli e le informazioni per scegliere il modello migliore, vediamo come funziona in linea generale un maialino senza ricarica. E in quali casi può essere una buona idea acquistarlo.
La differenza principale con gli altri prodotti è che un maialino senza ricarica funziona benissimo con qualsiasi tipologia di sacchetto o busta si abbia in casa: da quelli che si usano per la raccolta differenziata fino alle classiche buste della spesa. Questo è un aspetto molto positivo soprattutto dal punto di vista economico. Un maialino senza ricarica, infatti, permette di risparmiare molto perché una volta acquistato l’articolo, non sarà necessario sborsare altri soldi: non servirà comprare nessuna ricarica.
La prospettiva del risparmio accumulato nel corso del tempo è quasi sempre il motivo principale che spinge molti genitori ad acquistare un modello di questo tipo.

Tuttavia è fondamentale saperlo scegliere bene, perché il fatto di non usare sacchetti specificatamente progettati per contenere odori forti e sgradevoli espone il maialino ad un maggiore rischio di non svolgere bene questa funzione. Se la struttura dell’articolo non è ben fatta e non riesce quindi a tenere ben sigillato l’odore, si potrebbe avvertire nella stanza un certo tanfo (soprattutto quando il maialino è molto pieno oppure se subisce l’esposizione al sole o ad altre fonti di calore).

Sentire un po’ di odore nel momento in cui si apre il bidone è del tutto normale (questo avviene anche con i maialini che funzionano con le ricariche, ma che non avvolgono singolarmente ogni pannolino), ma un buon modello di maialino senza ricarica deve saper isolare bene gli odori. Vediamo ora come regolarsi per fare un buon acquisto!

Le caratteristiche dei modelli migliori: il sistema di blocco degli odori

Fortunatamente in vendita esistono diversi validi modelli di mangiapannolini senza ricarica. Come riconoscerli? Anzitutto dal sistema di isolamento degli odori che ha la struttura del maialino.
Ottime caratteristiche, presenti in tutti i modelli più efficienti, sono le chiusure ermetiche che consentono un buon isolamento dell’odore, anche usando semplicissimi sacchetti di plastica.
Il rivestimento interno del bidone dev’essere isolante: i modelli più validi presentano un rivestimento non solo isolante, ma anche igienizzante, così da avere anche una protezione contro il proliferare di germi e batteri.
Le guarnizioni di qualità fanno il resto, permettendo di lasciare i pannolini sporchi per giorni e giorni senza che l’aria di casa venga “contaminata” da uno sgradevolissimo tanfo.

Facilità di inserimento e di svuotamento

Si sa che quando si cambia un bambino piccolo è molto importante poter fare tutto velocemente e senza mai perderlo di vista: per questo il maialino dev’essere molto semplice da usare.
I migliori modelli vengono incontro anche a questa particolare esigenza: sono facili da usare sia nel momento in cui si inserisce il pannolino che nel momento in cui lo si svuota.

Se possibile, è bene orientarsi su un modello con maniglia: per farlo funzionare occorre solo girare la maniglia che apre il foro in cui inserire il pannolino e ruotarla nuovamente per chiudere il bidone, dopo aver gettato il pannolino. Si tratta di poche e semplicissime operazioni che, dopo aver fatto un minimo di pratica, si possono portare a termine con una mano sola. Questi mangiapannolini senza ricarica con maniglia e botola di apertura sono molto più pratici e igienici dei modelli un po’ più vecchi che richiedono invece di spingere il pannolino a mano giù nel bidone.

In questo video, pubblicato da Chicco, potete vedere come si inserisce e si toglie il sacchetto da un ottimo modello di maialino senza ricarica.

Dimensioni/portata massima

Fra i vari modelli di maialino senza ricarica reperibili in vendita, è possibile trovarne di diverse dimensioni e diversa portata. A questo proposito è difficile stabilire quale sia il migliore: l’unica cosa da fare è scegliere in base alle proprie esigenze. O meglio a quelle del piccolo: ogni genitore saprà regolarsi a seconda di quanti cambi richiede il bambino quotidianamente.
Per avere qualche linea guida, i maialini con portata di 20 pannolini (che possono diventare 30 se il pannolino è di taglia piccola) sono più indicati nel caso i cambi non siano particolarmente frequenti; altrimenti è meglio preferire un maialino più capiente.

Materiali di costruzione di ottima qualità

Nello scegliere il vostro maialino senza ricarica, considerate attentamente anche il materiale che lo compone. Un buon materiale deve avere resistenza e non assorbire gli odori.

Quello più usato per i maialini è la plastica: se si tratta di una plastica dura e resistente agli urti (la migliore da questo punto di vista è la plastica ABS), può andare bene. Bisogna però avere l’accortezza di sciacquare e disinfettare regolarmente il mangiapannolino, poiché la plastica tende ad assorbire un po’ gli odori nel tempo. Una valida alternativa è l’acciaio: i maialini in acciaio sono super resistenti e non pongono il problema dell’assorbimento degli odori. Quando il piccolo sarà cresciuto, si possono eventualmente riciclare utilizzandoli in altro modo (come una semplice pattumiera, ad esempio).

Quanta importanza dare alla marca

Acquistando un prodotto, spesso si è in dubbio se puntare su marche molto conosciute oppure se dare fiducia ai marchi meno conosciuti.
Nel caso dei maialini senza ricarica, il consiglio è quello di affidarsi alle marche più note: danno maggiori garanzie rispetto alla qualità delle guarnizioni e della struttura in genere che, come abbiamo visto, per un maialino funzionante senza ricarica è un aspetto fondamentale.
Nel caso si decida di acquistare un maialino di una marca poco nota – magari perché il prodotto sembra particolarmente valido – è sempre bene cercare di approfondire le sue caratteristiche e il suo livello di funzionalità leggendo le recensioni che si trovano in rete.

I costi

I prezzi di un maialino senza ricarica possono variare in relazione a fattori come la marca, la capienza, il materiale di realizzazione e la qualità complessiva del prodotto. Lo scarto comunque non è molto significativo: parliamo di una differenza di qualche decina di euro.

Alcuni costano anche leggermente meno rispetto ai maialini funzionanti con ricarica, mentre altri costano un po’ di più. Il prezzo massimo indicativo, per un articolo dalle ottime prestazioni, è di circa 60-70 euro (tranne i modelli in acciaio che possono costare anche sui 100 euro). E comunque è sempre meglio spendere qualcosa in più per un prodotto di buona qualità che risparmiare per poi trovarsi con un articolo che non soddisfa appieno le proprie aspettative.

Questo vale per qualsiasi prodotto, ma in particolar modo per un articolo come il maialino senza ricarica visto che, oltre all’investimento iniziale, successivamente non sarà necessario sostenere nessun’altra spesa.

Quella di redattrice web è da alcuni anni la mia occupazione principale: mi interessa soprattutto approfondire argomenti legati al benessere e alla cura quotidiana – sia fisica che psicologica – della persona.

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