Quando si parla di bambini piccoli l’igiene è un aspetto da non sottovalutare mai: per questo esistono prodotti come il mangiapannolini, un accessorio fondamentale per tutte le mamme che vogliono semplificarsi un po’ la vita ottenendo il massimo dell’igiene e della sicurezza possibili in casa, dopo ogni cambio di pannolino.
Ma a cosa serve esattamente il mangiapannolini, “volgarmente” chiamato anche maialino? Qual è il suo meccanismo di funzionamento?
Diverse neo mamme non ne conoscono esattamente le caratteristiche e le funzioni. E alcune sono portate a pensare che si tratti di uno strumento in fin dei conti non così utile.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza illustrando il meccanismo di funzionamento del mangiapannolini e gli scopi per i quali è stato ideato.
Quali compiti svolge e a cosa serve
Il mangiapannolini è un contenitore nel quale gettare i pannolini sporchi dopo aver cambiato il piccolo.
La sua funzione principale è quella di trattenere il cattivo odore del pannolino sporco: gettandolo nel semplice bidone dell’immondizia c’è infatti il rischio che il tanfo si disperda nell’aria, mentre usando un maialino questo non può succedere. Infatti l’apparecchio è strutturato in modo tale da trattenere bene al suo interno gli odori, che in questo modo non si diffondono nell’ambiente esterno per un considerevole lasso di tempo (oltre 24 ore, mentre il “normale” bidone della spazzatura può trattenere gli odori solo per qualche ora). La qualità dell’aria domestica migliora sensibilmente usando il maialino!
Ma l’isolamento del cattivo odore non è l’unica funzione di questo prodotto. Il mangiapannolini infatti serve anche ad evitare che i batteri presenti nelle feci del piccolo possano diffondersi nell’ambiente. Proprio per questo motivo si tratta di uno strumento indispensabile per tutte le mamme particolarmente attente all’igiene.
Com’è strutturato e come funziona
Ma come funziona esattamente un mangiapannolini? In quale modo riesce ad assolvere efficacemente il suo compito?
Il meccanismo di base è molto semplice e accomuna praticamente tutti i principali modelli di mangiapannolini e le principali marche (effettivamente ne esistono diverse).
Va però specificato che esistono due grandi tipologie di maialino, con modalità di funzionamento leggermente differenti:
- Con contenitore unico: questo tipo di mangiapannolini si presenta come un bidoncino con un sacchetto solo e un sistema di inserimento a pistone che garantisce l’isolamento degli odori. Dopo aver messo il pannolino sporco dentro il bidone, basta spingerlo dentro attraverso l’apposito pistone posto sotto il coperchio. Alcuni modelli di maialino con contenitore unico funzionano tranquillamente con qualsiasi tipo di sacchetto, mentre altri necessitano di apposite ricariche: in genere più care, ma anche più efficaci a livello igienico perché antibatteriche
- Con confezionamento singolo per ogni pannolino: in questo modello di maialino i pannolini sporchi vengono “impacchettati” singolarmente con una pellicola antibatterica. Anche questi bidoncini sono semplicissimi da usare. E’ sufficiente sollevare il coperchio per inserire nel bidone – attraverso l’apposita apertura – il pannolino sporco. Il quale viene automaticamente “impacchettato” singolarmente in un sacchetto protettivo: in altre parole viene avvolto in una pellicola e chiuso ermeticamente, così da formare una sorta di “salsicciotto”. Il sacchetto trattiene bene gli odori perché forma una barriera di ossigeno. Per avviare il confezionamento del pannolino basta girare manualmente una manopola: dipende anche dal modello di mangiapannolini, ma in genere è presente una manopola. A questo punto, una volta impacchettato il pannolino, chiudendo semplicemente il contenitore uno stantuffo collocato sopra il coperchio spingerà giù il pannolino sporco e impacchettato, così da lasciare spazio al prossimo pannolino da smaltire. Anche nel caso dei maialini con confezionamento singolo, si possono usare ricariche apposite oppure sacchetti di plastica di qualsiasi tipo: dipende dal modello di maialino.
Il meccanismo di funzionamento rende possibile svolgere tutte le operazioni molto comodamente con una sola mano. E il pannolino va toccato solo nel momento in cui lo si spinge dentro il coperchio. Inoltre la presenza della manopola e dello stantuffo rendono l’operazione di smaltimento ancora più sicura e igienica perché non è necessario toccare direttamente l’interno del maialino (né il secchio, né il sacchetto).
Come funziona lo svuotamento
Se il funzionamento del mangiapannolini è davvero elementare, ancora di più lo è il suo svuotamento: quando il bidoncino raggiunge la sua capienza massima (che dipende dal modello di maialino: la capienza minima, per i modelli più basici ed economici, è di circa 28-30 pannolini) è sufficiente fare un nodo alla pellicola dei sacchetti, dopo averla tagliata. Il tutto può quindi essere gettato nell’indifferenziata.
Anche ricaricare il contenitore per altri utilizzi è molto semplice: bisogna procurarsi una ricarica di sacchetti e riporla nel bidone attraverso l’apposita apertura.
In questo video, pubblicato da Bebè Life upw7nd, viene mostrato com’è strutturato un mangiapannolini e come inserire i sacchetti di ricarica:
A tal proposito è bene ricordare che alcuni modelli di maialino funzionano solo con sacchetti di un certo tipo, appositamente studiati per quella specifica tipologia di mangiapannolini. Altri modelli, invece, funzionano perfettamente con qualsiasi tipo di sacchetto di plastica (nel primo caso il costo della ricarica sarà maggiore: i sacchetti specifici per un modello di maialino hanno prezzi decisamente più elevati). Questo è un aspetto molto importante da tenere presente al momento dell’acquisto di una ricarica, per evitare di trovarsi fra le mani sacchetti non compatibili con il proprio maialino.
In quali casi risulta particolarmente utile
Viste le funzioni che svolge, un mangiapannolini è quindi uno strumento prezioso ai fini del mantenimento di un ambiente domestico salubre e sicuro per il piccolo. Senza contare che la raccolta differenziata è una buona abitudine ormai seguita da tutti: e il mangiapannolini viene in aiuto anche in questo senso, considerato che senza utilizzarlo bisognerebbe lasciare i pannolini sporchi nell’indifferenziata per giorni e giorni.
E’ anche vero tuttavia che alcune donne lo considerano un oggetto tutto sommato superfluo, magari perché preferiscono organizzarsi in modo differente per lo smaltimento dei pannolini usati.
Fermo restando il rispetto delle esigenze specifiche esigenze di ogni mamma, è certamente vero che in alcuni casi più che in altri l’utilizzo del mangiapannnolini risulta caldamente raccomandato.
Vediamo quando serve in maniera particolare:
- Nel caso in cui si abbia una famiglia numerosa con più bambini ancora piccoli: quando il numero di pannolini da smaltire quotidianamente è consistente, il maialino diventa uno strumento davvero utile, quasi una necessità e di certo non un semplice “vezzo” igienico
- Quando si ha l’abitudine di usare i pannolini lavabili: con il mangiapannolini è possibile accumulare quelli sporchi fino al momento in cui andranno lavati, senza diffondere cattivi odori, né germi per la casa
- Se non si dispone di un balcone, né di un giardino: alcune mamme risolvono il problema dello smaltimento dei pannolini mettendoli in sacchetti da riporre nel balcone o in giardino per isolare il cattivo odore ed evitare la diffusione dei batteri nell’ambiente domestico. Quando però la casa è sprovvista di uno spazio esterno in cui collocare i pannolini usati, allora l’acquisto del mangiapannolini diventa una scelta quasi obbligata.