Il mangiapannolini, che sia acquistato o che sia home made, è un attrezzo indispensabile per far fronte all’emergenza pannolino sporco. Sostanzialmente deve essere maneggevole, pratico, di buona qualità e deve ovviamente trattenere odori e germi. Quali sono i migliori materiali di costruzione per un mangiapannolini? Non stiamo parlando di un oggetto resistente agli urti ma di un oggetto costruito in tutte le sue parti per assolvere al suo compito. Parliamo dunque di materiali, di caratteristiche dei mangiapannolini e di criteri di scelta al momento dell’acquisto.
Che cos’è un mangiapannolini?
Si tratta di un piccolo secchio, leggero, più o meno capiente adatto a contenere i pannolini sporchi del neonato e quindi contenere gli odori e garantire la massima igiene in casa. Inizialmente sembra un acquisto superfluo, sappiamo bene che le esigenze di un neonato costano, ma poi si rivela un acquisto giusto e soprattutto molto utile.
Un bambino consuma molti pannolini e quelli sporchi non possono essere gettati in un normale secchio della spazzatura perché il risultato è una casa che a breve sarà invasa dall’olezzo pestilenziale. E poi, diciamocela tutta, non è decisamente una soluzione igienica. Il mangiapannolino permette di stoccare una quantità variabile di pannolini usati, senza il diffondersi di germi e odori.
I materiali di costruzione del maialino fanno la differenza?
Essenzialmente è bene che il maialino sia costituito da almeno 5 strati di materiale per permette un maggiore isolamento dei rifiuti all’interno. Generalmente si tratta di plastica, ma se parliamo di home made niente vi impedisce di usare anche un secchio rivestito in acciaio se ne avete uno a disposizione. Quando progettiamo un mangiapannolino fai da te evitiamo di optare per bidoni dalle pareti sottili, scegliamone uno che sia più robusto ed il più isolante possibile.
In realtà sono i sacchetti a fare la differenza: i normali sacchi della spazzatura non bloccano germi ed odori mentre invece i sacchetti appositi dei mangiapannolini bloccano il 99% dei germi.
L’unica cosa che possiamo consigliare è dei usare dei sacchetti molto resistenti e magari profumati.
La questione dell’efficienza del maialino non è tanto data dai materiali quanto dalle guarnizioni e dalla tecnologia che permette di trattenere all’interno tutto ciò che non deve fuoriuscire.
Come si usa un mangiapannolino?
Il materiale di cui è costruito è la plastica in modo da essere leggero ma anche funzionale. Generalmente i modelli hanno un’apertura in alto in cui infilare il pannolino, in tal modo il secchio non deve essere aperto completamente ogni volta. Se optate per un modello fai da te ricordatevi di scegliere un secchio a pedale, in modo da avere le mani libere sia quando lo riempite che quando lo svuotate.
Ma come si usa un mangiapannolino? Prima di tutto dai un’occhiata al libretto d’istruzioni per esser sicuro di aver esattamente compreso come funziona in tutte le sue parti. Non è bene dare nulla per scontato, mettiamo che si tratti di un modello ad impacchettamento singolo, devi sapere bene come funziona. Per quanto riguarda l’utilizzo è molto semplice: arrotola il pannolino sporco ed inseriscilo nell’apposito ingresso. Periodicamente svuota il maialino.
La manutenzione
E’ fondamentale almeno una volta a settimana lavare il maialino. Essendo plastica si possono utilizzare vari detergenti, meglio se antibatterici, l’importante è asciugarlo benissimo in ogni sua parte. Guarnizioni e interno umido possono causare la comparsa di muffe, di cattivi odori ed il proliferarsi di batteri.
E’ bene non lasciarlo esposto alle intemperie, nel caso in cui lo si volesse mettere fuori (ma in tal caso non risulta granchè pratico, o in caso di cessato utilizzo va riposto con cura (in caso di futuri bebè) perché il gelo ed il vento possono causargli dei danni.
Pro e contro dei mangiapannolini: perché acquistarlo?
Perchè acquistare un maialino?
Pro:
- impedisce l’uscita degli odori
- semplicità e facilità nell’uso
- impedimento della diffusione dei germi
- facilità con cui cambiare i sacchetti
Contro:
- costi, non solo del secchio di per sé ma soprattutto delle ricariche
- una volta che il bebè cresce cosa farne?
Criteri da valutare al momento dell’acquisto
Che si tratti di acquistarlo per se stessi o di regalarlo dobbiamo tener conto dei seguenti criteri:
- materiale di costruzione, deve essere spesso ma allo stesso tempo leggero
- dimensione, la capacità fa la differenza, se si hanno due gemelli si deve tenere in considerazione un modello capiente se però si ha poco spazio occorrerà optare per un modello compatto
- funzionamento, deve poter essere usato con una mano sola e quindi essere agevole
- sigilli, un buon secchio deve averli sia per impedire la fuoriuscita di odori sia per impedire che qualche bimbo o animale curioso lo apra
Il prezzo è relativo al modello, ma non è tanto questo da valutare quanto il costo delle ricariche.
I modelli ricordiamo sono essenzialmente due:
- a sacco unico
- impacchettamento singolo
Il secondo è senz’altro migliore in quanto garantisce minore diffusione di odori e germi.